Lotta per una visita medica: un caso di iniquità all'ospedale Rizzoli di Bagheria"

Desidero raccontare una spiacevole esperienza che ho avuto con l'ospedale Rizzoli di Bagheria. Il mio medico mi ha prescritto delle lastre che dovevo consegnare entro 30 giorni. Ho telefonato al Rizzoli per prenotare un appuntamento, ma mi è stato detto che non c'erano posti disponibili e che dovevo richiamare o inviare un'email.

Ho quindi inviato un'email, aspettando una risposta. Quando mi hanno richiamato, mi hanno detto nuovamente che non c'erano posti disponibili e che avrei dovuto rifare la richiesta dopo 15 giorni. Dopo aver aspettato ulteriormente, ho rifatto la richiesta e mi hanno detto di nuovo che non c'erano posti.

A quel punto ho spiegato che dovevo consegnare le lastre al mio medico entro 30 giorni e che ero stata operata al Rizzoli di Bologna, quindi avevo urgenza di fare queste lastre. Nonostante ciò, mi è stato risposto con indifferenza che non c'erano posti disponibili.

Frustrata dalla situazione, ho deciso di fingere di essere un Onorevole  "l'onorevole Randazzo" per cercare di ottenere una risposta diversa. Sorprendentemente, mi hanno risposto con: "E perché non lo diceva prima?" Questo mi ha fatto capire quanto sia indegno e inadeguato il servizio fornito.

Sono veramente disgustata dal fatto che non si possa ottenere una visita a meno che non si sia "qualcuno". La legge dovrebbe essere uguale per tutti, ma purtroppo non è così. Questa situazione mi ha profondamente deluso.